Ciao, sono Debora
e oliosiDIGITAL è il mio modo di creare valore con le cose che mi rappresentano di più: la tecnologia, che mi accompagna da quando ero bambina; la passione per le parole e per le loro infinite sfumature; l’attenzione rigorosa nei confronti dei numeri; la capacità di affascinarmi ancora, e tanto; la bellezza, che ritrovo nei gesti molto più che nell’aspetto; la curiosità, che mi fa scoprire ogni giorno un mondo tutto nuovo, che come fai a rimanerne indifferente; l’entusiasmo, che mi aiuta a scovare le opportunità quando il vicolo sembra cieco e l’unica scelta sembra essere quella di girarsi e tornare indietro; e l’empatia, da sempre mia fedele e insostituibile compagna di viaggio.
Tra le tante cose con cui mi sono divertita ho iniziato a programmare a 12 anni (era il 1988!), ho fondato un’agenzia di webmarketing nel 2004 (per chi la conosce si chiama MOCA), ho fatto l’amministratore delegato di un’azienda di metalmeccanica per una decina d’anni e oggi che scrivo ho alle spalle due exit.
Nel 2004 ho fondato MOCA: una webmarketing agency che iniziava a parlare di SEO quando in giro si sentiva ancora parlare di Altavista.
Nello stesso periodo sono stata anche Amministratore Unico di FAM, l’azienda metalmeccanica di famiglia che mi ha messo di fronte a diverse sfide e più di tutto mi ha insegnato a gestire con successo gli aspetti finanziari di un’impresa.
Sono stata anche AD di Allegri Briganti, un ecommerce di abbigliamento.
Ho co-ideato e co-organizzato la prima Tiramisù World Cup, un evento che senza investimenti pubblicitari è riuscito a generare 3.000.000 di contatti su Facebook, più di 600 pubblicazioni in tutto il mondo (inclusi The Independent, il Japan Times, la BBC che voleva fare la copertura radio televisiva) e 720 concorrenti. Tutto grazie a un’osservazione su Google Trends.
Da diversi anni sono appassionata di psicologia: su tutti, il libro che più mi ha stimolato è “Pensieri lenti e veloci”, di Daniel Kahneman.
Ci piace costruire.
Diamo il meglio di noi quando il confronto non si fa mai scontro, quando gli interessi del progetto sono sempre gli unici in gioco e quando l’ascolto attivo è la prima regola della conversazione.
Crediamo che le cose dette sottovoce siano più efficaci di quelle urlate. Che l’entusiasmo sia molto più stimolante del disfattismo. Che punti di vista opposti possono sempre trovare un punto di incontro, se c’è la volontà di comprendersi.
Prendiamo decisioni basandoci sui dati.
Il digital non è un mondo che conosciamo: è il nostro mondo.
Sappiamo come chiedergli di svelarci cosa cercano le persone, e come pesare le risposte che ci dà. Sappiamo validare (o invalidare) idee con un budget limitato, confrontando mercati molto diversi.
Sappiamo anche guardare il rovescio della medaglia, che non è sempre pronto a dar ragione alle nostre ambizioni. Ma meglio saperlo prima che dopo!
Non è un progetto se non puoi chiamarlo investimento.
Definire gli obiettivi non è mai un lavoro semplice, ma non siamo qui per venderti un sito nuovo, o mettere online l’ennesima landing page.
Siamo qui per costruire insieme a te un progetto di medio-lungo termine che ti consenta di crescere e far crescere il tuo team. Usandoci sempre meno.
Forse.
Abbiamo un debole per il diritto.
In primis perché crediamo nel rispetto.
In secundis perché ci piace prevenire, invece che curare.
Infine, perché i costi di una campagna che supera la linea sottile del legittimo interesse difficilmente vengono compensati da un (solo apparentemente) più alto tasso di conversione.
Per questo siamo orgogliosamente partner di Porto4HUB.